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IL PESCE PERSICO
Originario della Mesopotamia e segnalato nell’alimentazione degli antichi egizi (popolava il delta del Nilo), il pesce persico (Perca fluvialis, detto anche persico reale) era già noto nella cucina dei Romani ed è uno dei pesci d’acqua dolce più pregiati
per le sue carni tenere e delicate. Raggiunge i 45 cm di lunghezza e ha un corpo tozzo e un capo ottuso.
Il dorso è di colore bluastro o verde oliva e i fianchi sono attraversati da fasce trasversali scure. Le pinne dorsali e le branchie sono accompagnate da spine
piuttosto appuntite, che ne rendono difficile la manipolazione. Il persico reale non va confuso (soprattutto a livello gastronomico) con il persico trota o boccalone (Micropterus salmoides) o il persico sole (o "gobbo", Lepomis gibbosus), introdotti nei laghi lombardi dall’America del Nord per il divertimento dei pescatori sportivi.
[ fonte www.cucinalariana.com ]
per le sue carni tenere e delicate. Raggiunge i 45 cm di lunghezza e ha un corpo tozzo e un capo ottuso.
Il dorso è di colore bluastro o verde oliva e i fianchi sono attraversati da fasce trasversali scure. Le pinne dorsali e le branchie sono accompagnate da spine
piuttosto appuntite, che ne rendono difficile la manipolazione. Il persico reale non va confuso (soprattutto a livello gastronomico) con il persico trota o boccalone (Micropterus salmoides) o il persico sole (o "gobbo", Lepomis gibbosus), introdotti nei laghi lombardi dall’America del Nord per il divertimento dei pescatori sportivi.
[ fonte www.cucinalariana.com ]